Attila, Festival Verdi 2024

“Di pari livello la Odabella di Marta Torbidoni. Il soprano affronta questa parte, a dir poco ostica, mantenendo un ferreo dominio tecnico e superando ogni passaggio della scrittura con rigore e precisione. La linea, dai centri saldi e rigogliosi, si espande con morbidezza verso la regione acuta dove suona ampia e ben proiettata. Se l’aria di sortita viene espugnata con un piglio da autentica amazzone, quella di primo atto viene risolta con un canto trasognato che fa leva, tra l’altro, sulla naturale duttilità del mezzo. L’uso di un accento sempre partecipe e sfumato completa, infine, questa ottima prova, salutata dal pubblico con meritate acclamazioni”